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HATHA-Vinyasa YOGA

Si dice che lo Yoga sia stato inventato per "salvare" l'Umanità dal Kali Yuga, l'era oscura che stiamo vivendo, densa di conflitti e di ignoranza spirituale. Può essere e chi lo pratica lo sa. Di solito per descrivere lo Yoga si parte dalla sua etimologia. Nonostante la parola abbia il suo maestoso potere, vorremmo fare lo sforzo di uscire dal verbo ed entrare nell'esperienza della pratica. Definire lo Yoga sarebbe limitante ed anche presuntuoso e non avrà mai lo stesso ruolo per tutti. Non è soltanto la pratica fisica che si svolge sul tappetino, potremmo dire, ma per alcuni invece lo è, inteso come puro esercizio volto al benessere psico-fisico. Perché mai dargli torto, è solo questione di tempistiche.  Il corpo è un contenitore sacro e perfetto, una macchina ingegnerizzata nei minimi dettagli, nasce libera dalle tensioni, per poi ritirarsi con il tempo nelle sue convinte limitazioni, spesso imposte dall'esterno. Subiamo le condizioni atmosferiche, le cattive abitudini alimentari, gli umori nostri e degli altri, ondeggiamo tra la ricerca di serenità e l'insoddisfazione, siamo totalmente ignari di essere Divini e creatori delle nostre Azioni. Non ci ascoltiamo parlare, non conosciamo il Silenzio e respiriamo dando per scontato l'inspiro successivo. Yoga potrebbe essere uno degli strumenti per prendere coscienza del Potere che arde dentro di noi, per estrarre l'Essenza di chi siamo attraverso la pratica, per portare in superficie la sensibilità che serve a far crollare le divisioni tra ogni essere vivente e sentirci parte della Natura, essere Natura.  Attraverso la pratica gli strati che ci avvolgono e costringono si affineranno e questa trasformazione potrebbe avvenire a livello di corpo fisico, che diventerà più elastico e flessibile, o a livello mentale, dove ci ritroveremo meno schiavi e più alleati della Mente stessa, o a livello emozionale, per sperimentare una apertura alla vita più libera. E sì, potrebbe diventare negli anni un'esperienza trascendentale. Siamo noi a decidere cosa nutrire, cosa divinizzare.

Da qui si può comprendere quando si dice che "tutta la vita è Yoga", parte dallo stare in una posizione, ma poi ci porta Altrove.

La pratica di HATHA prevede una parte iniziale dedicata al ritiro in sé stessi, attraverso tecniche di concentrazione (Dharana), che dovrebbero servire come possibile anticamera alla Meditazione (Dhyana). Ma per entrare in Meditazione, o meglio, per "cadere" in meditazione ci vuole esercizio, immobilità e volontà di controllo sulla Mente. Imparare però a concentrare la Mente in un punto riduce nel tempo la possibilità di vagabondare tra i pensieri che ostacolano la pratica, godendosela in ogni suo spazio.

Le posizioni, dette Asana, sono dei vere e proprie Forme, i cui allineamenti vanno ad armonizzare le nostre due metà, quella femminile/lunare, e quella maschile/solare.  Tenere a lungo l'Asana aiuta ad entrare in quella dimensione in cui impegno ed assenza di sforzo cominciano a coesistere.

A livello fisico si potrà lavorare su asimmetrie e disequilibri, sulla rigidità scheletrica e della colonna, sulle contratture muscolari e del diaframma, sulla dilatazione del Respiro, sulla gestione dello stress, con conseguente beneficio a livello psichico.

Ed infine esercizi di Pranayama, ovvero di controllo consapevole del Respiro andranno a lubrificare gli spazi che  prima della pratica  non c'erano.

Si termina con una fase di Rilassamento profondo, forse la più importante di tutta la pratica.

 VINYASA YOGA è invece una pratica dinamica, una sequenza fluida di posizioni unite in continuità dal movimento e respiro, come in una danza. 

Questo corso li unisce entrambi, comincerà con una sequenza dinamica per scaldare il corpo, per poi entrare nella tenuta statica ed isometrica delle Asana, che andremo ad esplorare.

La mattina e la sera sono i momenti migliori per praticare Yoga. Scegli l'orario più comodo per te e prenota il tuo posto.


Sarà necessaria la prenotazione al 338 5819262-Alessia.

La pratica di Yin Yoga è lenta ed introspettiva, lavora sullo scioglimento delle tensioni fisiche ed emotive, grazie alla lunga tenuta delle Asana e alla disattivazione muscolare.
Una pratica passiva quindi, di abbandono ed allungamento, sostenuta da supporti come cuscini, blocchetti, copertine, che stimolerà i canali energetici, detti Meridiani ed il flusso del Chi. 
Introdotta da Paul Grilley negli Stati Uniti alla fine degli anni '80, questa affascinante forma di Yoga invita ad entrare in profondità nell'Asana abbandonandosi alla forza di gravità, coordinati dal respiro consapevole. Il principio si ispira al concetto Taoista di Yin e Yang, ovvero l'equilibrio fra forze opposte che la Natura suggerisce: il caldo, il movimento, il flessibile, l'attivo sono di natura Yang, quindi i muscoli. Il freddo, la lentezza, il rigido e il passivo sono considerati Yin e fanno parte di questa categoria i tessuti connettivi, ovvero le articolazioni, la fascia, i tendini e le cartilagini.
Disattivando il muscolo, si va a contattare direttamente lo strato profondo del connettivo, e rimanendo nella posizione fino a 5 minuti ci si abbandona totalmente. Si guadagnerà grande elasticità ed apertura delle articolazioni e un intenso stato di quiete. Inoltre il tessuto connettivo ospita i punti di incontro  dei Meridiani, attraverso i quali scorre Prana, Chi, Energia. Quando tale energia ristagna si manifestano blocchi sia a livello fisico che sottile.
Adatta davvero a tutti, l'YIN YOGA è preparatoria alla Meditazione e si rivela una preziosa porta di entrata in se stessi.
Non resta che mettersi in ascolto di ciò che emerge...
Puoi prenotare la tua pratica a  Alessia al 3385819262 

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